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Benvenuto,

A volte la morte arriva in modo così violento che l’idea stessa di “andare avanti” o “affrontare” la perdita di una persona cara sembra impossibile.
Al di là del bisogno di conforto e della capacità di ripensare alla vita quotidiana, chi è in lutto deve affrontare le proprie esperienze, esprimerle e talvolta condividerle. Questo non è sempre possibile da soli.


Sviluppata dal Dr. Allan Botkin, uno psicotraumatologo americano, la IADC (Induced After Death Communication) o CIAM (Communi- cation Induite Après la Mort) è una terapia breve mirata ai lutti traumatici o difficili da superare. Si differenzia da altri approcci e tecniche in quanto consente di ottenere risultati più profondi e permanenti, soprattutto in caso di lutti insormontabili.

Ogni seduta di IADC è unica. I pazienti che sperimentano la terapia IADC riportano quasi sempre una riduzione molto significativa della tristezza associata alla partenza della persona amata e alle varie perdite secondarie che questa può causare. Spesso riferiscono di aver risolto questioni irrisolte nella relazione con il defunto e di aver ricevuto risposte alle loro domande, rassicurazioni o garanzie sul benessere del defunto. Soprattutto, e forse in modo più significativo, i pazienti riferiscono di aver provato un profondo senso di connessione con la persona amata e di aver sperimentato una vera e propria trasformazione dei sentimenti di dolore e separazione.
Sebbene la maggior parte dei pazienti creda nell’autenticità dell’esperienza, le credenze religiose o spirituali non giocano alcun ruolo nell’efficacia del trattamento. Pertanto, un paziente che crede che il fenomeno sia basato sulla neurobiologia o su altri fenomeni psicofisici può ricevere gli stessi benefici di guarigione e riduzione della tristezza di chi crede che sia di natura spirituale. La terapia IADC funziona altrettanto bene sia per le persone con un lutto minimo e residuo che per quelle che soffrono di un grave lutto traumatico per la perdita di una persona cara.


Il processo terapeutico IADC è unico e individuale e si sviluppa in due sessioni (da rivalutare se necessario) ma può anche essere integrato in un trattamento psicoterapeutico. Attribuiamo grande importanza anche all’integrazione dell’esperienza, ossia al modo in cui il paziente si appropria della sua esperienza e le dà il posto necessario nella sua vita quotidiana.

Questo sito ha lo scopo di farti conoscere questo approccio e di darti accesso a una bibliografia riguardante la tecnica IADC e il lutto in generale. Attualmente esistono terapeuti che praticano questa tecnica in diversi paesi; troverai anche l’elenco dei terapeuti IADC accreditati in Svizzera & Francia. Per coloro che desiderano praticare questa tecnica sono disponibili anche corsi di formazione per psicoterapeuti.

COS’È LA TERAPIA IADC?

Per oltre 25 anni, il Dr. Allan Botkin ha lavorato con i pazienti di un ospedale per veterani delle guerre in Vietnam, Corea e Iraq. Dopo aver trattato per anni queste vittime di traumi psicologici con la terapia comportamentale, negli anni ’90 iniziò a sperimentare un trattamento relativamente nuovo e molto efficace chiamato EMDR (Eye Movement Desensitisation and Reprogramming). Fu così che si imbatté nella Comunicazione di Morte Indotta (IDC) durante una sessione di terapia con Sam, uno di questi veterani, che era tormentato dal ricordo di una giovane ragazza vietnamita che non era riuscito a salvare. Durante la seduta, Sam ebbe una visione dello spirito della ragazza, che gli disse che tutto andava bene e che ora era in pace. Questo unico momento ebbe su di lui un impatto più profondo di anni di terapia.
Da questa scoperta del 1993, il Dr. Botkin ha creato un protocollo specifico, ispirato all’EMDR, per aiutare i suoi pazienti a vivere un’esperienza di lutto unica, in grado di ridurre in modo significativo e duraturo la tristezza associata alla perdita.
Come afferma nel suo libro, “ciò che ho scoperto sembrava sfidare tutto ciò che sapevamo su come trattare i pazienti affetti da lutto e trauma, e mi ha permesso di accedere a una dimensione dell’esperienza umana che prima mi era sconosciuta” (Botkin, in Induced Communication with the Dead, 2014).
Da oltre vent’anni pratica questo approccio e ha formato terapeuti in tutti gli Stati Uniti. In Europa ha iniziato a tenere corsi di formazione a partire dal 2010.

COME OTTENERE LA FORMAZIONE?

La terapia IADC si sta sviluppando in tutto il mondo e attualmente è diffusa non solo negli Stati Uniti, ma anche in Canada, Germania, Austria, Italia, Francia, Svizzera e Spagna.
Gli psicologi e gli psichiatri svizzeri che desiderano praticare la terapia IADC possono seguire la formazione impartita da: Virna Signorelli, psicologa psicoterapeuta FSP, operatore EMDR, IADC, ipnoterapeuta IRHys, SHYPS.

Prerequisiti: il corso è aperto solo a psicoterapeuti con almeno 5 anni di esperienza clinica. Al termine del corso viene rilasciato un certificato di formazione che autorizza l’applicazione della terapia IADC nella pratica clinica.

Si prega di notare che il Center for Grief and Traumatic Loss, diretto da Allan Botkin, riconosce solo i corsi annunciati su questo sito per la Svizzera.


Il corso si tiene solitamente a Ginevra, ma può essere organizzato anche in altre città svizzere su richiesta di un gruppo di psicoterapeuti.

La formazione è intensiva e si svolge durante un fine settimana. In seguito, per chi lo desidera, è prevista la supervisione di casi clinici.

Chi desidera iscriversi alla formazione IADC può contattare Virna Signorelli all’indirizzo signorelli@ipnoz.ch

BIBLIOGRAFIA E LINK UTILI

Pour en apprendre davantage sur le travail du Dr Botkin : www.induced-adc.com

Comunicazione indotta dopo la morte
Di Allan Botkin, Edizioni Guy Tredaniel (2014)

L’aldilà che ci chiama
Di Basset, Lytta, Albin Michel (2022)

Vivere il lutto giorno per giorno
Di Dr. Christophe Fauré, Albin Michel (2012)

Questa vita… e oltre: un’indagine sulla continuità della coscienza dopo la morte
A cura di Christophe Fauré, Albin Michel 2023

Notizie dall’aldilà
Di Bill e Judy Guggenheim, Edizioni Exergue (2011)

Quando i morti vengono da noi
Di Evelyn Elsaesser, Edizioni Exergue (2017)

Contatto spontaneo con i defunti” Un’indagine scientifica dimostra la realtà della VSCD
Di Evelyn Esaesser, Edizioni Exergue (2021)

Perdite e ricongiungimenti: comunicare con i propri cari oltre la morte
Di Claudio Lalla, Edizioni Exergue (2022)